News

Recupero rifiuti: in piazza contro il monopolio

» 20.12.2007

Si sono riuniti lo scorso 18 dicembre dinanzi le sedi dei Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente gli operatori del settore recupero rifiuti per protestare contro la proposta di correttivo al codice ambientale, attualmente in discussione, che di fatto elimina il ruolo fino ad oggi svolto dalle aziende private, consentendo al pubblico di esercitare la gestione dei rifiuti provenienti dalle attività economiche (industrie, laboratori, esercizi commerciali) senza fare ricorso al mercato, ossia in regime di monopolio.

"Stiamo assistendo", spiega Corrado Scapino, Presidente di Unionmaceri, "a un vero e proprio caso di "strisciante nazionalizzazione" delle attività di recupero rifiuti, che paradossalmente avviene in un momento storico in cui la liberalizzazione appare, sul fronte nazionale ed europeo, come un baluardo per garantire (non solo nel settore ambientale) un sistema efficiente ed economico attraverso una corretta concorrenza".
"Affiora sempre più", aggiunge Scapino, "il sospetto che tutto ciò stia avvenendo per recuperare risorse finanziarie con impropri oneri sugli utenti (cittadini e imprese)".

La norma oggetto del contendere è in palese contrasto con quanto indicato anche recentemente dal Presidente dell’Antitrust che ha invitato a "non limitare indebitamente la libera attività economica dei privati in settori dove tradizionalmente hanno operato efficacemente".

E’ questo il caso del settore del recupero, un mercato storicamente "libero" per le aziende private, in cui la concorrenza ha consentito in pochi anni il passaggio da una dimensione familiare ad una industriale. Soltanto per il comparto del recupero della carta, in base ad una recente indagine Unionmaceri, si contano in Italia circa 460 piattaforme, che solo per le attività connesse al recupero realizzano un fatturato pari a circa 630 milioni €. Nel 2005 tali aziende hanno recuperato 6,8 milioni di tonnellate di materiali, di cui circa 5 milioni rappresentate dal macero.

I manifestanti intendono esporre ai Ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico le ragioni della protesta e avviare un tavolo di confronto. In assenza di una positiva soluzione alla problematica, l’Associazione sarà costretta a denunciare in sede europea l’attuale situazione di grave minaccia alla libertà di impresa.


    News recenti

    DL 195 verso la conversione con qualche modifica

    Nella seduta di giovedi 18 febbraio l’Aula della Camera ha approvato alcuni emendamenti, in sede di conversione in legge, al Decreto legge n. 195 del 2009; in particolare, sul...

    Leggi tutto

    L’agenda parlamentare dal 22 al 26 febbraio 2010

    FISE segnala, tra le attività parlamentari che si terranno nella settimana che va dal 22 al 26 febbraio 2010: - le Commissioni permanenti della Camera tranne la XIV esaminano, in...

    Leggi tutto

    G.U. - Immissioni carburanti rinnovabili

    E' stata pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 42 del 20 febbraio 2010 il Decreto del Ministero dello Sviluppo economico del 25 gennaio 2010 recante "Modifica della quota minima di...

    Leggi tutto

    Pagina 254 di 563 pagine ‹ First  < 252 253 254 255 256 >  Last › Pagina precedente  Pagina successiva