Il tema è da molti anni all’attenzione della FISE e Confindustria, ed ha formato oggetto di continue iniziative sia in termini di proposte legislative che di interventi sui media. L’argomento è stato posto anche al centro delle attività del TAIIS, Tavolo Interassociativo Imprese di Servizi, costituito tra diverse rappresentanze associative, tra cui FISE, delle Confederazioni nazionali.

Pur registrando una crescente attenzione e sensibilità al problema da parte di molti rappresentanti delle istituzioni nazionali, allo stato attuale non si sono registrati risultati adeguatamente efficaci per una idonea e definitiva soluzione, anche eventualmente in termini di percorso. In sede TAIIS, pertanto, si è convenuto sulla opportunità di presentare un esposto alla Commissione Europea, affidando il relativo incarico a legale di fiducia (avv. Giustino Ciampoli del Foro di Milano),  diretto anche a sostenere le future azioni associative in ambito nazionale.

A seguito di approfondite valutazioni, anche con lo stesso Avv. Ciampoli, è stato convenuto, ai fini di una maggiore efficacia dell’intervento, che oggetto principale dell’esposto non deve essere la situazione “di fatto” nel ritardo nei pagamenti dei debiti “commerciali”, quanto, piuttosto, gli atti (come i provvedimenti amministrativi, i capitolati, le ordinanze, comprese quelle emergenziali, le circolari nonché le delibere degli enti aggiudicatori) che integrino, per le disposizioni ivi contenute, profili di mancato rispetto delle norme di diritto comunitario di cui alla direttiva 2000/35 relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali, recepita con d.lgs. n. 231 del 9 ottobre 2002.

Si evidenzia inoltre che Confindustria intende riproporre per la prossima legislatura la problematica del ritardo nei pagamenti come una delle priorità da affrontare a sostegno della competitività delle imprese, sottolineando come sia necessario avere adeguate informazioni dal sistema associativo in merito.

In tale sintetica premessa, restando a disposizione per ogni approfondimento al riguardo, si chiede alle imprese associate di fornire ogni possibile elemento utile, in linea con le cennate indicazioni, segnalando, se ritenuto, anche casi specifici rilevanti, nonché i soggetti/enti pubblici interessati e i tempi di ritardo (medi e/o massimi) registrati.

Per ogni contatto o comunicazione, si invita a far riferimento agli uffici della Fise, dott. G. Gherardelli (g.gherardelli@fise.org), incaricato di seguire la tematica e i lavori del TAIIS.

I migliori saluti

Il Presidente
R. Carlo Noto la Diega