Circolari

Certificazione dei crediti verso la PA - decreto 19 maggio 2009 – art. 9 del 2° decreto anticrisi, iniziative in corso.
Circolare n° 222/2009 » 15.07.2009
Si riporta in calce alla presente, in via integrale informativa confederale in merito, di sintesi e approfondimento della materia.
Si evidenzia, in particolare, che nella stessa Confindustria pone ragionevolmente in dubbio l’esclusione della Sanità dal sistema prefigurato dal decreto.
Con l’occasione, si precisa inoltre che il credito dovrà essere certificato nella sua interezza, compresi quindi gli interessi, a prescindere dalle critiche formali manifestate nella nostra circolare citata.
In merito all’art. 9 del secondo decreto anticrisi ( cfr. ns. circolare n. 209/2009), si segnala che Confindustria, in coerenza con diverse istanze associative, pur comprendendosi le ragioni di prudenza con cui il Governo si è mosso nel delineare la norma in parola, sta rappresentando nelle diverse sedi l’esigenza di intervenire espressamente sul SSN, non lasciando alla sole Regioni la soluzione del grave problema; Confindustria sta pertanto evidenziando, nelle diverse sedi, la necessità di avviare una operazione per realizzare maggiore trasparenza nei conti del SSN e sviluppare, anche in modo graduale, azioni di regolarizzazione, partendo già dalla prossima stipula dell’Intesa Stato- Regioni sulla Sanità.
Confindustria ci ha anche assicurato che è stato adeguatamente rappresentato il problema, da più parti evidenziato, che una non corretta applicazione della specifica norma del decreto 78/2009 riguardante l’obbligo di verifica della copertura al momento dell’impegno di spesa porti di fatto ad un blocco dei contratti di fornitura.
I migliori saluti
Giuseppe Gherardelli
Responsabile Area Mercato dei servizi
Nota Confindustria
“Il decreto prevede che, dietro richiesta del creditore (da presentare secondo il modulo allegato al decreto stesso), l'amministrazione debitrice entro 20 gg dalla richiesta possa rilasciare la certificazione - riconoscendo quindi che il credito sia certo, liquido ed esigibile - al fine di facilitare lo smobilizzo dei crediti stessi, mediante la cessione pro-soluto presso il sistema bancario o presso intermediari finanziari autorizzati.
Come previsto dall'articolo 9, comma 3-bis, del decreto-legge 185, la certificazione sarà limitata ai crediti vantati verso regioni ed enti locali. Con tale impostazione sarebbe prevista quindi l’esclusione della sanità. Sul punto si ricorda, comunque, che le aziende sanitarie e ospedaliere sono state definite dalla Corte Costituzionale organi strumentali della Regione stessa.
Inoltre, la certificazione potrà essere rilasciata da regioni ed enti locali anche nel caso in cui il contratto di fornitura o di servizio in essere escluda la cedibilità del credito medesimo.
La presentazione della richiesta di certificazione potrà avvenire entro il 31 dicembre 2009.
Al momento del rilascio, le regioni e gli enti locali assoggettati al patto di stabilità interno devono indicare nella certificazione il periodo temporale entro il quale procederanno al pagamento in favore delle banche e degli intermediari finanziari dell'importo certificato e le relative modalità.
Si segnala, inoltre, che, prima di rilasciare la certificazione, per i crediti superiori a 10mila euro, l'amministrazione debitrice deve procedere alla verifica circa l'eventuale inadempimento del creditore ai sensi dell'articolo 48-bis del DPR 602/73 (riguardante il blocco dei pagamenti della PA). In caso di accertata inadempienza all'obbligo di versamento derivante dalla notifica di una o più cartelle di pagamento, la certificazione potrà essere resa la netto delle somme ancora dovute.
Parimenti, nel caso di esposizione debitoria del creditore nei confronti dell'amministrazione debitrice, il credito potrà essere certificato al netto della compensazione fra debiti e crediti.
La certificazione dei crediti vantati dalle imprese verso la PA, ancorché limitata nel tempo e dal punto di vista del campo di applicazione, può costituire un utile strumento a disposizione delle numerose imprese che operano con la PA ai fini dello smobilizzo dei crediti vantati.
Sarà nostra cura ora monitorare l'operatività della disciplina anche nell'ottica di proseguire il confronto tecnico con il Mef sul tema dei ritardati pagamenti della PA.”
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