Circolari

Strumenti di sostegno alle PMI nel quadro degli interventi anti-crisi: Banche regionali, Fondi di Garanzia, Confidi.

Circolare n° 042/2010 » 12.02.2010

Si riepiloga il quadro dei principali interventi anti-crisi a favore delle PMI che attraverso il canale bancario (Banche e Istituzioni Finanziarie), realizzano le finalità e gli impieghi di cui alle precedenti circolari FISE indirizzate alle imprese aderenti;

- circolare n.12/2010, prot.n.65960, relativa a Cassa Depositi e Prestiti SpA - Plafond 8 miliardi per le PMI e relativa convenzione ABI-CDP (rif.: art. 22, co. 3, D. L. 185/2008 convertito con L. 2/2009, c.d. “decreto anticrisi”, e art. 3, co. 4 bis D.L. 5/2009 convertito in L. 33/2009);

- circolare n. 354/2009, prot.n.65863, relativa alla costituzione del Fondo Italiano di Investimento per le PMI (accordo siglato 16/12/2009 da MEF, CDP, ABI, Confindustria e 3 “Banche Sponsor”);

- circolare n.353/2009, prot.n.65856, relativa all’accordo ABI-SACE sulle anticipazioni bancarie alle imprese con crediti verso la PA (rif.: art. 9, co. 3 del D. L. 185 del 2008 convertito in legge n. 2 del 2009);

- circolare n.238/2009, prot.n.65247, relativa all’avviso comune per la sospensione dei debiti delle piccole e medie imprese verso il sistema creditizio (doc. di indirizzo siglato 3/8/2009 da MEF, ABI, Confindustria e altre Associazioni imprenditoriali);

Questi i principali interventi di sostegno al credito a carattere nazionale. Anche a livello locale, però, sono disponibili strumenti diversificati per rispondere alle esigenze di liquidità, investimento e finanziamento del capitale circolante delle PMI.

Alcune regioni si sono dotate di forme di organizzazione e strumenti in grado di sostenere il credito alle imprese regionali, in quanto leva decisiva per garantire i livelli di occupazione sul territorio.

Lo strumento di sostegno varia di volta in volta, traducendosi nell’incremento della dotazione dei propri Confidi (Toscana, Umbria), nell’istituzione di un fondo di garanzia ad hoc (Lombardia) o nella creazione di organismi finanziari in grado di operare come banche di garanzia nei confronti delle istituzioni bancarie nazionali (es.: BIL Lazio).

Il Fondo di garanzia, già presente nel panorama finanziario italiano per progetti di investimento, si configura oggi come strumento finanziario a breve termine per sostenere il credito delle imprese. Esso prevede l’erogazione di una garanzia pubblica alle PMI su finanziamenti concessi per la cessione dei crediti, per programmi di investimento o per operazioni sul capitale circolante.

L’attivazione di questa garanzia è a “rischio zero” per la Banca che, in caso di insolvenza dell’impresa, viene risarcita dal Fondo di Garanzia. Perciò, rivolgendosi al Fondo di Garanzia l’impresa non ha un contributo in denaro ma la possibilità concreta di ottenere finanziamenti senza garanzie aggiuntive (e quindi senza costi di fidejussioni o polizze assicurative) sugli importi garantiti dal Fondo.

Infine, le Regioni che hanno attivato un accordo con il Sistema Confindustria a livello Regionale e attraverso il sistema dei Confidi, sono intervenute a garantire le imprese nell’accesso a finanziamenti di liquidità o nei processi di smobilizzo crediti, anche attraverso l’Istituto della “Cessione del Credito” (cfr. circolari FISE a tutte le Imprese n.187/2009, prot.n.64847 e n.269/2009, prot.n.65440 in merito all’assistenza gratuita fornita da FISE in collaborazione con Officine Cst per l’avvio di operazioni di cessione del credito).

Intervenendo a favore delle imprese aderenti, FISE ha avviato rapporti interlocutori con le Banche che:

  • hanno aderito alle iniziative che il Governo centrale, in via diretta e/o indiretta, ha provveduto ad approntare nel quadro degli interventi anti-crisi delineati;
  • si sono rese protagoniste delle iniziative a carattere regionale (BIL, Confidi, Fondi di garanzia).

Come è stato già evidenziato dalle precedenti circolari, infatti, nella logica di tutti i suddetti interventi, il rapporto di finanziamento si instaura sempre tra la PMI richiedente e la banca finanziatrice ed è regolato dalle condizioni del mercato creditizio. Le PMI, quindi, non entrano mai in rapporto diretto con gli organismi deputati a erogare i fondi pubblici stanziati e/o le garanzie rese disponibili.

In questa cornice, FISE si rende parte attiva interloquendo con le principali istituzioni finanziarie portatrici di interessi le quali hanno già aderito ai suddetti programmi.

Distinti saluti.

Il Presidente
Giulio Quercioli Dessena


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